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Una grafologa al Mercatino: i disegni di Beatrice

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Una grafologa al Mercatino: i disegni di Beatrice

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Informazioni sul bambino e sul disegno

Nome: Beatrice Età: 5 anni e mezzo Situazione familiare: La mamma ci scrive: "Ha una sorella di 7 a cui è legatissima  e della quale subisce molto la personalità e poi una sorellina di 4 mesi. Con noi c'è anche il figlio di mio marito che ha 14 anni che è sempre rappresentato nei disegni del "nucleo famiglia". Noi genitori lavoriamo ma siamo entrambi abbastanza presenti (almeno fisicamente).

Interpretazione del disegno

Uno sguardo d'insieme ai tre disegni che ci invia la mamma ci presenta immediatamente Bea come una bambina estroversa, attenta, dal carattere deciso. Figure importanti, ben definite, colori forti, immagini grandi indicano che al momento non esistono mezze misure. La vita è vissuta e presa di fronte, anche a rischio di qualche ferita. Soprattutto, però, Bea non intende essere messa da parte. Significativo, a questo riguardo, è il disegno che rappresenta una festa familiare. Due figure sono assolutamente in ombra e in secondo piano, le sorelle: una avvolta tra le braccia della mamma, e l'altra nascosta sul fondo. Beatrice si è collocata al centro del disegno, (è quella in verde...) ha proporzioni ancora maggiori rispetto ai genitori. Non serve il grafologo per interpretare i sentimenti della bambina, basta osservare. Esprime perfettamente il disagio del figlio di mezzo, che da sempre deve combattere per conquistare una sua identità. Anche il castello in cui sono inserite le figure è molto chiuso, un po' soffocante, come lo è la tenda del secondo disegno, piccola ed ermeticamente sigillata.  La bambina tende anche a racchiudere le figure con un segno scuro, le gomme delle macchine, il cuore, l'aquilone:  Bea sembra chiedere aria, lo spazio affettivo intorno a lei è saturo. La fantasia è molto ricca, aquiloni, lingue di menelick, spazzole allegre che lavano le macchine, tutto va verso un mondo festoso e colorato. Forse un uso eccessivo dei grigi e dei neri, che in genere dovrebbero indicare insoddisfazione e senso di solitudine, ma in questo contesto si è più propensi a credere che sia il desiderio di usare "tutte" le matite, e quindi più creatività che tristezza. I disegni della bambina sono accurati per la sua età, è attenta ai particolari e cerca di riprodurre la realtà (gli occhi azzurri, i capelli ricci del papà, i raggi delle gomme), ma passa nello stesso disegno dalla precisione all'approssimazione. Il profilo del castello appena accennato cosparso di puntini, gli scarabocchi grigi intorno all'autolavaggio fanno pensare che Bea dopo un po' si stanchi e che desideri passare ad altro. Sarebbe interessante, a questo proposito, osservare la successione dei tratti del disegno, se le parti abbozzate sono disegnate verso la fine è confermata l'ipotesi di stanchezza, viceversa potrebbero indicare un approccio "diesel", con il quale la bambina prende tempo per pensare e definire la sua opera d'arte.  

Sponsored Post: Il nasino chiuso e l’aspiratore nasale Narhinel

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Sponsored Post: Il nasino chiuso e l'aspiratore nasale Narhinel

narhinel_mdp Si uno sponsored post. Ma questo, l'aspiratore nasale Narhinel, lo conoscevo bene anche prima che me lo presentassero. Non avete idea di quanti ricambi ho utilizzato. Quando Alex e littleG era neonati ne ho veramente fatto un utilizzo elevatissimo! E sempre con grande successo. La mia pediatra è una che quando i mie stanno male con raffreddore, o tosse, o influenzetta, se non ci sono problemi bronchiali mi dice di utilizzare fiumi di fisiologica e... basta! Le medicine, gli sciroppi, se proprio le deve dare sono per... i genitori ;) Insomma ok la fisiologica ci sto. Anche di quella oramai compro pacchi. Anche oggi che hanno 6 e quasi 4 anni. Ma poi? Come si fa quando sono neonati? Non sanno soffiarsi il nasino. E il mio Alex appena 6-enne sta imparando ora ma voi fate finta di non sapere, mentre littleG non ancora 4-enne già a 2 anni soffiava il nasino che era una bellezza :D Sembrerà banale per noi adulti ma nei neonati il nasino chiuso è un davvero un problema (e poi anche per noi genitori!!). Non respirare per i piccolini significa non riuscire a ciucciare, non mangiare, difficoltà nel dormire, risvegli notturni... capisciammè! Voi ci avevate pensato da neo mamme e neo genitori? Io no. E poi scopri l'aspiratore nasale. Come funziona? Prima di tutto come vi dicevo fisiologica nelle narici del nostro piccolino, serve per ammorbidire il muco. Poi si infila la punta anatomica in una delle due narici e si aspira dolcemente. La verità è che la prima volta mi proccupava un poco la cosa, non tanto infilare la punta anatomica nel nasino, quella è morbidissima e anche se il cucciolo non gradisce troppo la cosa - questo bisogna dirlo, ma a voi piace che vi si infili qualcosa nel naso? ecco uguale per loro - è rapida e noi saremo delicatissimi. No mi preoccupava aspirare... Quando ero piccola in campagna mio nonno mi faceva tirare nel tubicino infilato nel grande fiasco in cui c'era l'olio ed un sottilissimo strato superficiale di aceto per conservarlo, bisognava aspirare nel tubicino e poi sputare via l'aceto per poter utilizzare l'olio. E poteva capitare che un poco di aceto mi finisse in gola - non disdegnando che era aceto di Brunello ;) - Ma insomma temevo che potesse capitare lo stesso con le secrezioni (si dai diciamolo il mocciolo :D) dei miei bimbi. Ora io li amo ma a tutto c'è un limite e quello anche no! Ma vi pare che possano aver progettato un oggetto così perverso? No ecco infatti. Il filtro assorbe tutto quello che c'è da assorbire, tutte le secrezioni rimangono nel beccuccio e non c’è nessun rischio che queste arrivino a chi aspira, ed il nasino è completamente liberato! E su questo avete la mia totale assicurazione, sono stata una super tester per più di 2 anni! Ne sono così entusiasta e sicura del risultato e della pulizia del nasino che lo ho consigliato al mio nipotino di 6 mesi, anche prima che mi chiedessero di scrivere questo post. E il pupo mangia & dorme sereno e anche noi genitori ^_- aspiratore_nasale_narhinel.jpg Vai al sito narhinel

Chi sono i Saccotti?

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Chi sono i Saccotti?

Vi presento Anna, Alberto, Leonardo, Annibale, Tricky, Dolby e Hippop. Ma chi sono? Facciamo un piccolo passo indietro. Anna e Alberto sono una coppia di architetti ma sono anche una mamma e un papà...di Leonardo. Quanto è nato loro figlio, Anna e Alberto hanno deciso di ideare per lui un fedele compagno di giochi che lo facesse divertire per tanti anni. Un compagno su cui sedersi, rotolarsi, da trascinare o coccolare, con cui inventare storie, magari su cui dormire quando era stanco o da prendere a pugni se era arrabbiato. E' proprio così che nasce il Saccotto, un oggetto a metà tra un puff e un enorme pupazzo. Anzi, i Saccotti sono 4:
  • Hippop, l'ippopotamo
  • Tricky, il tricheco
  • Dolby, il canguro
  • Annibale, l'elefante
Il Saccotto Sono tutti simpaticissimi, realizzati in vari colori, adatti tra l'altro sia ad ambienti moderni che classici. Il design non manca di certo, così come l'utilizzo di tessuti di prima qualità che garantiscono resistenza, durabilità e lavabilità. E ci teniamo molto a sottolineare che il Saccotto è un prodotto Made in Italy, perchè è alle aziende italiane che è stato affidato tutto il ciclo produttivo. Eccezionale anche la cura dei particolari, come si può vedere da questa immagini: Saccotto_materiali   Se anche voi vi siete innamorati del Saccotto e volete che diventi un compagno di giochi per i vostri figli, potete trovarlo qui saccotto_con bimbi

Nuova rubrica: Una Psicologa PER i (e non dei) bambini!

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Nuova rubrica: Una Psicologa PER i (e non dei) bambini!

foto (6) Nel mio studio mi occupo molto di bambini ma senza vedere nemmeno uno. Genitori preoccupati mi chiamano per un appuntamento e quando chiedo loro di venire al primo incontro da soli, senza portare il figlio, le reazioni sono quasi sempre le stesse: sorpresa, sospetto e anche un po' di delusione. Spiegherò loro che qualsiasi sia la difficoltà o il problema del bambino, il mio intervento ė di tipo indiretto, ovvero preferisco intervenire sui genitori, non perchė essi sbagliano qualcosa, ma per far si che siano loro stessi ad intervenire sui propri figli in modo efficace e funzionale. Perchė non portare direttamente i bambini? Rispetto a questo ci sono molti pareri discordanti, ci sono professionisti che si specializzano proprio in psicologia dell' infanzia e che ricevono nei loro studi bambini, anche molto piccoli, con cui si relazionano tramite strumenti specifici e senza "traumatizzare" in alcun modo i piccoli pazienti, che in realtà vengono aiutati e tutelati. Il vero problema del mandare un bambino dallo psicologo ė la reazione inevitabile che si scatena nel 90% delle famiglie, che più o meno segue questo processo:
  1. credo che mio figlio abbia un problema (lo stabilisco io o mi viene fatto notare a scuola)
  2. decido di chiedere aiuto e invio il bambino dallo psicologo
  3. questa scelta mi fa vedere mio figlio come "malato" ed inizierò a trattario come tale
  4. mio figlio sentendosi trattare da malato ed essendo inviato dallo psicologo sentirà che il suo problema (quello iniziale) ė veramente invalidante
  5. il bambino inizierà a percepirsi come bisognoso di aiuto ed a comportarsi in modo coerente con questa sua percezione
  6. il genitore, vedendo che il figlio si comporta da "malato" rafforzerà ancora di più la sua convinzione (di avere un figlio con un problema) e si relazionerà a lui in modo speciale.
Il loop continua all' infinito e va a determinare quello che comunemente viene definito "etichettamento" e che io preferisco identificare come una "profezia che si autorealizza". Lo psicologo si troverà a dover risolvere il problema che sta alla base di questo circolo vizioso ed il circolo vizioso stesso che se non viene interrotto andrà a rappresentare una forte resistenza in opposizione alla soluzione. Quali sono le problematiche maggiormente diffuse? Potremmo stendere un elenco infinito, possiamo però elencare le categorie più diffuse, che poi saranno quelle che, in mancanza di richieste specifiche andremo ad analizzare all'interno i questo prezioso spazio:
  • paure
  • disturbi del comportamento e capricci patologici
  • disordini del sonno
  • problematiche legate al cibo
  • balbuzie
  • mutismo selettivo
  • problemi scolastici
Come possiamo trattare tutto questo in modo da rendere l'intervento più efficace ed efficiente? Partiamo da un presupposto: più elementi formano insieme un sistema, il sistema "famiglia" è composto da svariati elementi (mamma, figlio, padre, fratelli, nonni...). Ogni elemento condiziona e determina gli altri elementi ed il funzionamento del sistema stesso, quindi ogni membro della famiglia con il suo operato influenza in qualche modo l'operato degli altri membri e l equilibrio del nucleo familiare. Se qualcosa nel sistema non funziona, cambiando un elemento del sistema cambia tutto il sistema....così in famiglia, se cambio una reazione di un componente contribuisco a cambiare le azioni degli altri. Detto questo potete ben capire come sia utile ed auspicabile che in caso di problematiche del figlio, siano i genitori a chiedere aiuto recandosi essi stessi da un professionista che li possa guidare ad essere gli psicologi del proprio figlio....le leve per un cambiamento positivo dei comportamenti disfunzionali dei piccoli di casa. Da un lato il bambino che non si sente malato e che non viene trattato come se lo fosse, non è un bambino malato, dall'altro lato il genitore non si sentirà impotente i fronte alle difficoltà del figlio ma elemento determinante per il loro superamento. Tutto questo andrà si a determinare un nuovo loop, ma sarà un circolo non più vizioso a virtuoso dove tutti vinceranno....e lo faranno insieme! Cercherò quindi di dare il maggior numero di indicazioni pratiche che possono essere utili in momenti di emergenza e difficoltà. Alla luce di tutto questo sarebbe carino ed interessante che le proposte sugli argomenti da trattare venissero direttamente da voi genitori!

Piccoli balance bikers crescono

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Piccoli balance bikers crescono

Da piccoli non è sempre facile condividere passioni e interessi con il proprio papà, papy, pa o babbo che dir si voglia.

  Un buon modo per avvicinare le diverse generazioni  sono le due ruote. Bici, e ancora più spesso moto, sono, soprattutto per i maschi, un buon veicolo di interessi, che tende a proseguire con l’età.   Ma per i piccolini? Niente paura, ecco le Balance Bikes.   Balance bike e bici senza pedali   balance bike e bici senza pedaliHanno due ruote. Non hanno pedali. Ma possono essere guidate (oserei dire purtroppo!)  solo da bimbi tra i 2 e i 5 anni. Le balance bikes, ovvero un’evoluzione stilosa di quello che un tempo era il triciclo e che promette di avvicinare quanto prima i più piccoli alle due ruote.   Funzionava così. Salivi a circa 2 anni su un triciclo o quadriciclo. Col tempo arrivava la bici con le rotelle e le successive sudate di genitori per insegnare ai pargoli come andare in bici.   Ma oggi è diverso. Oggi c’è la balance bike. Ovvero una bici senza pedali e rotelle che consente ai bimbi, dai 90 cm in su, di imparare facilmente a stare in equilibrio.   Il concetto base arriva dal Nord Europa e sta nel funzionamento. Qualunque sia la forma, il bimbo si siede sul sellino e i primi tempi spinge con i piedi. Poi con un po’ di esercizio, ci prende la mano e comincia a darsi spinte restando sempre più in equilibrio grazie al bilanciamento. E via a gran velocità. Frenando con i piedi!   StampaPassiamo all’estetica. Di balance bike ce n’è per tutti i gusti. Noi però oggi ci focalizzeremo su vere chicche da appassionati motociclisti e da piccoli Riders in erba.   Tra le più curiose e fashion infatti, spuntano modelli che imitano la moto dei papà, con tanto di personalizzazione, materiali eco  e particolari handmade da veri cultori.   Riproduzioni fedeli o quasi di moto che hanno avuto un ruolo nella storia motociclistica, o anche semplici imitazioni nei colori con tanto di tabella porta numero. Tutte rigorosamente costruite con legno naturale, vernici ad acqua e dettagli fatti a mano.   E per un centauro che si rispetti, il casco giusto, da personalizzare con colori e add ons. Come quelli proposti dal marchio olandese  Egg Helmets, che possono essere costituiti in fase d’acquisto, scegliendo la base (certificata e con tecnologia sandwich) , le skins colorate e originali ed infine gli add ons, con corna, elmi e corone da veri principini. bike balance def 2 http://www.wishbonedesign.com/ http://www.princelionheart.com/site/p_bike_7600.html http://www.earlyrider.com/ http://www.kiddimoto.co.uk/ http://www.sevi.com/home.html http://dunecraft-balance-bikes.com/ http://www.egghelmets.com/  

10 link inspiration: di tane, rifugi e angoli lettura

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my nook

10 reading nook for kids I bambini amano avere un loro luogo segreto nascosto dagli occhi di noi adulti, un luogo dove giocare e rifugiarsi magari tra le pagine di un bel libro. Cercando nella rete ho trovato tantissime idee e soluzioni, dalla tenda tirata tra un angolo e l'altro, all'anfratto tra i due divani, alle soluzioni più impegnative e dispendiose come ad esempio la libreria con la poltrona incorporata. La verità è che per un angolo lettura, di rifugio e di gioco bastano un angolo della casa, dei cuscini meglio se tanti e un comodo accesso ai libri. Il resto lo fa la fantasia ^_^
  1. LA zanzariera ikea e tanti cuscini Reading Nook
  2. Poltrona uovo in vimini
  3. il castello nell'angolo, chi non lo vorrebbe? UPDATE: il link corretto, grazie alla nostra lettrice Silvia è SmallRoom, grazie!
  4. Big Egg Chair, ma non la trovo
  5. Il pensatoio montessoriano, o anche angolo lettura .
  6. Dentro la libreria (ok questa è esagerata ma c'è chi può...)
  7. Cave House una delle mie preferite ma sembra fuori produzione purtroppo
  8. Se avete una nicchia o un ex armadio potete mettere delle mensole un grande cuscino a terra una scaletta ed ecco fatto
  9. La tenda fai da te di Ana White
  10. Per i bambini amanti del mare ecco Onda
Vi lascio con una immagine del nostro angolo, ma va ancora rifinito con una tenda, un giorno prima o poi lo farò! my nook

I giocattoli e i concept di Internotrentatre Studiocreativo

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I giocattoli e i concept di Internotrentatre Studiocreativo

Cavalcabili - Concept Internotrentatre Studio Creativo
Cavalcabili - Concept Internotrentatre Studio Creativo
Oggi non scrivo un post normale. La mia idea era quella di presentare ai lettori del MercatinodeiPiccoli il cavalcabile Lucillo progettato dallo studio creativo Internotrentatre; Poi però, mentre studiavo quali immagini e informazioni inserire nel post mi sono innamorata di molti altri progetti che ho trovato sulla loro pagina facebook. D'accordo con Bice Dantona e Bernardo Corbellini giovani e creativi Toy Designers italiani che hanno dato a vita a dei giocattoli davvero unici ho preferito pubblicare una loro intervista. Alcuni dei progetti che vedete in foto sono solo dei concept in cerca di produttori pronti a scommetterci su, altri invece hanno già trovato chi li ha messi in produzione. Chissà che la mia intervista e questo spazio non possa aiutarli a mettersi in contatto con qualche azienda interessata ;) Intervista a... Bice Dantona e Bernardo Corbellini -----> Internotrentatre StudioCreativo Chi siete, quale percorso vi ha portati a diventare toy designer? Siamo designer per gioco. Può sembrare una frase fatta, ma è assolutamente vero. Veniamo da esperienze diverse nel mondo dell’architettura, della grafica, della comunicazione e ci siamo occupati individualmente di progetti educativi ed editoria per l’infanzia. Esperienze di lavoro diverse, stessa passione per i bambini e il loro mondo, stesso vizio per la curiosità. Ci siamo trovati a progettare quasi per scherzo il primo giocattolo, Kiki, durante il workshop di Poli Design - Assogiocattoli “Il Futuro del Giocattolo Made and Thought in Italy”, e non abbiamo più smesso. È un mestiere pericoloso perchè è grande la responsabilità di dare al bambino un gioco che diventi un’emozione, che gli permetta di imparare senza che lui se ne accorga. Grande è la responsabilità nei confronti dei genitori: quando comprano un giocattolo, forse, regalano all’oggetto stesso il tempo dei loro figli. Tempo prezioso, perché il gioco occupa una gran parte della vita del bambino. Grande è la responsabilità verso l’azienda produttrice nel proporre di percorrere terreni inesplorati, soprattutto in questo periodo. Insomma, avremmo corso meno rischi decidendo di diventare astronauti o agenti segreti alle prese con un intrigo internazionale e un paese da salvare... Ma ormai la scelta è stata fatta. Quali prospettive ci sono in Italia per i toy designers? La figura del Toy Designer professionista in Italia è nuova ed è ancora molto difficile riuscire a proporre idee alle grandi aziende ed essere presi sul serio, soprattutto quando si parla di innovazione e di uscita dalle linee commerciali già consolidate. È un paradosso, in un mercato come quello del giocattolo, così variegato e goloso di novità da sfornare ogni anno, e in un paese come l'Italia, che sin dagli anni Cinquanta ha saputo portare in tutto il mondo il "Bel Design". Ma per fortuna ci sono delle belle eccezioni: per fortuna esistono tanti piccoli produttori coraggiosi e dei distributori illuminati pronti a valutare anche nuovi punti di vista. Raccontateci come nascono le vostre idee, il processo creativo che vi porta a prodotti bellissimi come Lucillo... Non c’è, in verità, un processo creativo standard: nasce tutto, in modo molto naturale, dall’osservazione e dall’ascolto. Osservazione attenta di prodotti (non necessariamente giocattoli) e tecnologie esistenti, ma anche dalle abitudini e dai gesti più comuni dei bambini, come girare, correre, saltare. Ascolto delle necessità delle famiglie, ascolto delle osservazioni di psicologi, pedagogisti ed educatori con i quali spesso collaboriamo. Ascolto delle necessità delle aziende. Si mescola tutto e nasce l’idea. Il concept Lucillo è nato unendo i puntini. Da una parte eravamo incuriositi dalle lampade da campeggio che funzionano a dinamo. Intelligenti, ecologiche, divertenti per l’idea di “crearsi” la luce. Dall’altra era un periodo in cui ci interessava indagare su un oggetto che potesse essere un compagno per il bambino durante tutta la giornata, dallo scorrazzare per casa al momento della nanna. Ed ecco l’idea di un cavalcabile indoor che più viene usato e più accumula energia. Una manovella sul suo sederone permette al genitore o al bambino di caricarlo anche da fermo. Una trasformazione fisica di energia: dal gioco all’elettricità. Di sera il corpo di Lucillo s’illumina per diventare una lampada che accompagna le prime ore di sonno. Da solo, gradualmente, si spegne (ci piace pensare che si addormenti anche lui) in attesa di un’altra giornata di gioco. Quali sono i materiali e le forme che prediligete? Forme semplici ma non banali, per lasciare spazio all’immaginazione. Con i primi disegni di una nuova idea facciamo sempre una prova con alcuni “piccoli critici ed esperti collaudatori”: chiediamo loro cosa vedono nell’oggetto. È un pinguino? È un canarino? È... Se abbiamo almeno tre risposte diverse, il progetto funziona! Il rapporto forma-materiale è assolutamente inscindibile. Non si può disegnare un giocattolo e decidere a posteriori in quale materiale realizzarlo. Non è una solamente una questione tecnologica e produttiva, è una scelta che avviene contestualmente all’idea stessa, in stretta relazione al messaggio e alle sensazioni che vogliamo che l’oggetto trasmetta. Il cartone, ad esempio, fino a poco tempo fa inconsueto per prodotti industriali ma oggi di tendenza, è un materiale interessante, in cui una criticità può diventare un valore e un punto di forza: è un materiale di per se’ deperibile e di breve durata, ma per questo motivo anche molto stimolante. Un materiale perfetto per progetti in cui vogliamo che il bambino “viva” a pieno l’oggetto e ci aggiunga il suo zampino creativo. Anche la scelta dei colori è fondamentale: bisogna considerare delle tinte adatte al carattere dell’oggetto, ma soprattutto pensate a seconda dell’età del bambino. Semplici e comprensibili nei primi mesi, via via più ricche e complesse durante lo sviluppo, per allenare - proprio come in palestra - la sua percezione cromatica. I vostri progetti futuri? Dove vi vedete tra 10 anni? L’idea è sicuramente quella di continuare a giocare per lavoro. Sarebbe bellissimo, tra qualche anno, incontrare “ex bambini” che hanno giocato con un nostro oggetto e lo ricordano con affetto ed emozione.   ... E noi ci auguriamo davvero che questo avvenga! Bice e Bernardo noi vi avremmo mai voluti come astronauti o agenti segreti perché il vostro lavoro traspira passione e fantasia. Se volete acquistare i loro giochi in legno che vedete qui sotto in foto: PALAZZO PAZZO T-BOATS (T-Sfida Navale) RUBA COLORE potete andare a questo link!  

Pasqua creativa e un poco di relax… forse!

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Pasqua creativa e un poco di relax... forse!

lavoretti bambini pasqua Sono le 6:30 del mattino e provo finalmente a scrivere questo post... E'un periodo così intenso che questo è l'unico in momento in cui riesco a fare questa cosa a cui tengo tantissimo ^_^ Cosa succede? Abbiamo lanciato il nostro nuovo e-shop the li*l Market per creare due universi paralleli ma distinti, questo blog con le nostre scoperte sulle novità di design per bambini , le recensioni, i laboratori creativi, le rubriche, e quanto altro vorrà venir fuori E il discorso del Temporary Shop e del negozio online vero e proprio, sempre e solo con una selezionatissima oferta di prodotti di quelli che piacciono a noi di quelli di cui scriviamo qui insomma ;) Poi se ci seguite su facebook avrete visto che stiamo organizzando un bellissimo stand di eco-Design per bambini nell'ambito della manifestazione Petali di Primavera a Genzano di Roma per fine aprile. Una festa di primavera in un luogo incredibile, un bellissimo parco che affaccia sul lago di Nemi. Porteremo alcuni degli oggetti di cui tanto abbiamo scritto qui e che sono in vendita nello shop per poterli vedere toccare giocare, vogliamo uno stand interattivo e da vivere e per far questo ci sta aiutando Madori Design. Non vediamo l'ora ma l'organizzazione è complessa, proprio oggi pomeriggio ci sarà un incontro tra tutti gli espositori e la fondazione Terre Latine che la organizza ed il Comune di Genzano. Stiamo anche organizzando altre cose ma è prematuro per parlarne... Per non farmi mancare nulla in questo ultimo mese ho aiutato Natalia a rifare il layout di TempoDiCottura. Ricette per bambini e ragazzi, ne siamo molto soddisfatte spero piaccia anche a voi. Invece dovrei rifare il layout di questo mercatinodeipiccoli anche visto quanto sopra ma non trovo il tempo, chissà perché :D Insomma dopo questa introduzione infinita ecco che questa pasqua vorrei rallentare un poco, stare con Alex e littleG, con la mia famiglia e gli amici, e tornare ad un poco di manualità creativa dedicandomi ad alcuni di questi lavoretti da fare con i miei bambini. Molti sono a tema uova, ora io detesto le uova sode, ma le uova colorate, agghindate, decorate, travestite sono bellissime e fanno senz'altro festa quindi ecco qui la mia selezione fai da te pasquale. Spero vi piaccia e Buona Pasqua <3 buona pasqua da paura Nella foto in testa al post trovate: 1. coniglietto rosa -calzino - 2. pecorella uovo - 3. uova colorate primavera - 4. uova pantone - 5. uova con le scritte - 6. ovetti uccellini - 7. biglietto coniglietto - 8.  pulcino piatto Il Dinosauro pasquale lo ho trovato qui

Laboratori al Mercatino: Il bastone della pioggia di artesiparte

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Laboratori al Mercatino: Il bastone della pioggia di artesiparte

Torna con un tutorial su come realizzare in poche semplici mosse e con materiali di riciclo: Ilaria di artesiparte... e questa volta ci presenta anche Emilia. Se siete di Roma e vi interessa essere sempre aggiornati sulla lunghissima lista di divertenti e interessanti attività che l'associazione culturale artesiparte promuove (come il teatro, lo yoga, la cucina e tante tante altre ancora) allora mettete un bel Mi Piace sulla pagina facebook ! Vi anticipo inoltre che proprio Ilaria ed Emilia offriranno ad alcuni fortunati bambini la possibilità di partecipare ad un laboratorio dal titolo : Il Bruco e La Farfalla il 27 Aprile a Genzano di Roma all'interno dello stand del Mercatino dei Piccoli nel corso della manifestazione Petali di Primavera che si terrà all'interno del Parco del Palazzo Sforza Cesarini.  Una meravigliosa occasione di incontrarci e passare del tempo insieme in una cornice naturalistica unica. Vi racconteremo tutto in un post dedicato :) ... perciò restate sintonizzati!   Andiamo avanti invece con il tutorial di oggi: IL BASTONE DELLA PIOGGIA   MATERIALI: -1 o più rotoli della scottex finito (in alternativa rotoli della carta igienica) -una scatola riso e/o cuscus -scotch carta o trasparente ( possibilmente largo) -materiale per decorare (colla stick, carta velina, carta colorata, ritagli, tempere)   tutorial bastone della pioggia   PREPARAZIONE: 1) Prendi un rotolo di carta scottex finito (può andare bene anche unire con lo scotch diversi rotolini, almeno 3, di carta igienica finiti, ma bisogna farlo con molta attenzione così da ottenere un tubo lungo senza fessure) 2) Chiudi con lo scotch carta o trasparente – più è largo meglio è – una delle estremità in modo il più possibile ermetico   tutorial bastone della pioggia -2   3) Riempi con del riso e/o cuscus il tubo per un’altezza di almeno 5 cm (è importante provare a sentire che rumore fa per decidere la quantità di riso e/o cuscus da inserire nel tubo) 4) Chiudi l’altra estremità con lo scotch   Tutorial bastone della pioggia -3 5) Decora a piacere il tuo bastone della pioggia usando tutta la tua fantasia!!   N.B. Vi sono piccoli suggerimenti che possono esservi utili: Per la decorazione può essere utile utilizzare una carta su cui incartare tutto il bastone della pioggia, tipo sfondo, e poi applicarvi sopra altre decorazioni a piacere; molto bello è il risultato che si ottiene utilizzando la carta velina molto ben tirata (vd foto) che si incolla facilmente con la colla stick da carta. In alternativa potrete usare un collage di carte diverse o altri materiali e/o le tempere.   Tutorial bastone della pioggia -4   Per avere un suono migliore e più simile al vero bastone della pioggia possiamo unire più rotoli e creare un tubo più lungo. Alla prossima!!! Ilaria ed Emilia

Come costruire una cucina giocattolo in legno per i propri figli.

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Come costruire una cucina giocattolo in legno per i propri figli.

Quanto ci piace quando ci scrivete e volete condividere con noi le vostre scoperte, idee, realizzazioni, grazie ^_^ Questo post è un vero e proprio tutorial realizzato da Giuseppe D'Angelo, un papà che ci ha scritto perché voleva condividere con noi e con tutti voi la cucina giocattolo che ha realizzato per sua figlia Alice. Non potevamo che accogliere con entusiasmo una proposta del genere! La cucina giocattolo realizzata da Giuseppe è un vero piccolo capolavoro, lui parte proprio da zero tagliando a misura le tavole di legno e creando una cucinetta piuttosto grande. Se volete potete farla anche voi seguendo le sue spiegazioni passo passo. Autore Giuseppe D’Angelo [amd-zlrecipe-recipe:2]

Misure del progetto misure cucina giocattolo fai da te

Fasi di Lavoro Per creare il parallelepipedo iniziamo con il tagliare 3 pannelli 40x40cm , 2 panelli 100x40cm Per coprire il parallelepipedo nella parte posteriore tagliamo un panello  cm 100x50cm e uno 50x50cm. Prima di iniziare ad avvitare i pannelli vi ricordo che è preferibile creare dei fori con una punta da trapano sottile in modo che le viti non vadano a spaccare il legno. foto3 Creazione della struttura principale Avvitiamo i pannelli tagliati precedentemente creando un parallelepipedo di cm 100x44 per 40cm di profondità ed al centro nella parte interna inseriamo un pannello che divide il nostro parallelepipedo perfettamente a metà. foto4 Posizioniamo il parallelepipedo in orizzontale e avvitiamo sul lato posteriore a sinistra un panello di legno di cm 100x50 posizionato con il lato maggiore verso l'alto, una volta avvitato prendiamo il pannello 50x50 e lo avvitiamo nella parte posteriore rimasta aperta. Tagliare un pannello di cm 20 x 100 per creare la mensola che andremo ad avvitare sul pannello posteriore lasciando come margine superiore 9 cm. Una volta avvitato il pannello prendiamo l'insalatiera e con una matita tracciamo i contorni, ricordati di rimpicciolire di un cm la circonferenza del disegno appena fatta, con il trapano facciamo un foro inseriamo la lama del seghetto alternativo e tagliamo la circonferenza, questo sarà l'alloggio del lavandino. alloggio lavandino - cucina fai da tebarra Prendiamo la barra di legno o di acciaio tonda tagliata a 45 cm e l'andremo a incollare tra la mensola ed il piano di lavoro.   Tagliamo una barra di 6 cm per 100 da inserire appena sotto lo spessore di due cm del piano di lavoro, in quei due centimetri andrà incollata la fascia decorativa a base triangolare che smusserà il tutto. foto7 Creazione delle ante del forno e della dispensa cucina giocattolo fai da te - foto8 Tagliare 2 pannelli di 36 x 25 per le ante della dispensa Il pannello di 50 x 36  che andremo a bucare, prima di montare le ante il legno va bagnato con acqua, si attede qualche ora che asciughi del tutto, si carteggia con la carta abrasiva e si vernicia di con la bomboletta acrilica, una volta asciugato il colore si incolla con del silicone il plexiglass cm 25 x 40 nel foro. Una volta montate le ante e le barre decorative a base triangolare con la colla a caldo bagnare  tutto il mobiletto aspettare l'asciugatura carteggiare e passare la cera attendere due tre ore e lucidare il tutto. Incollare gli accessori con la colla epossidica a rapida essiccazione Incolliamo l'insalatiera con colla epossidica rapida essiccazione 5 minuti per creare il lavandino. Creiamo i fornelli foto9 Incolliamo su un piano di legno di cm 40 per 20  due dischi con sotto un pezzettino di legno per tenerli leggermente sollevati, adesso è arrivato il momento di  capovolgere i dischi ed incollare  i tappi degli omogeneizzati in modo da coprire i fori dei dischi,  una volta incollati verniciare il tutto con colore grafite o nero. Tagliare dei ganci a metà e incollare sui dischi il tutto con la colla epossidica sopra i ganci incollare riduttori fuoco gas. cucina giocattolo fai da te di giuseppe Tagliamo a misura la barra di legno a base triangolare e la verniciamo rosa o di un colore a vostro piacimento , verniciamo l’anta del forno e incolliamo il plexiglass. Montate gli ultimi ritocchi incollare la carta adesiva cromata dentro il forno, montare i pomelli e rubinetto e accessori vari.Per la luce rossa ho comprato uno stop led per bici circolare a tubo, ho bucato con il trapano la fascia orizzontale e inserito il tutto. Buon lavoro! cucina giocattolo fai da te di giuseppe foto12 foto13

Onicofagia …ovvero il piacere di mangiarsi le unghie

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onicofagia_bambini

onicofagia_bambini Non è raro vedere bambini tra i 7 ed i 12 anni (alcuni anche prima) intenti a mangiucchiarsi unghie e dita durante attività rilassanti o che richiedano una certa concentrazione (studio, TV...) e la prima cosa che i genitori, o gli adulti che si occupano di lui, fanno è quella di cercare di interrompere questo comportamento sgridando il bambino o attraverso raccomandazioni. Nonostante spiegazioni, rimproveri e controlli continui, il bambino continua nella sua attività... allora cosa fare? Come affrontare la situazione? Partiamo da un presupposto, tutto ciò che facciamo per risolvere un problema se non lo risolve lo aggrava, o quanto meno contribuisce a mantenerlo invariato... quindi se continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto otterremo ciò che abbiamo sempre ottenuto. PRIMO STEP: osservare senza intervenire. La prima indicazione che ogni adulto dovrebbe mettere in pratica è quella di cessare di rimproverare o comunque di intervenire quando il bambino è all'opera. Infatti i bambini sanno benissimo che ciò che stanno facendo è sbagliato, vedono anche che le loro mani sono massacrate, razionalmente hanno ben chiaro tutto. Ma la resistenza a smettere di farlo è data dalla componente compulsiva del comportamento che si basa su un vero e proprio piacere. Infatti al di la di ciò che ha scatenato il comportamento con il passare del tempo mangiarsi unghie e mani diviene un piacere....una compulsione piacevole che seda e rilassa. Per far cessare un piacere la cosa da fare è solo una: rendere meno piacevole il piacere stesso. Come farlo? Rendendolo obbligatorio! Dare "ricette generalizzate" è sempre sbagliato perché ogni bambino è diverso da un altro ed ogni famiglia ha le sue caratteristiche, quindi più l'intervento è costruito ad hoc migliori e veloci saranno i risultati. Ma comunque possiamo dare alcune indicazioni per far capire il meccanismo dell'intervento stesso. I bambini, come abbiamo detto, si mangiano le unghie quando sono assorti nei loro pensieri o quando sono concentrati a fare qualcosa, a questo punto l' adulto, che prima li vedeva li sgridava, osserva senza intervenire, ma si accorge che ogni volta che il bambino torna ad essere concentrato ricomincia, senza nemmeno rendersi conto, a mordicchiare le sue piccole manine....quindi possiamo dire che la sua attività di roditore è tanto piacevole quanto involontaria. SECONDO STEP: rendere volontario il comportamento. I modi per rendere volontaria un'azione sono tanti, e per ognuno potrebbe esserci una soluzione diversa (consona alla situazione specifica), vediamone almeno due. Potremmo chiedere al bambino di mangiarsi le unghie per 5 minuti ogni ora. Il tono di richiesta non deve essere punitivo del tipo "vieni qua! Adesso lo fai qui!" ma semplicemente "ok ...visto che non ne puoi fare a meno, vieni qui davanti alla mamma e mangiati per 5 minuti le unghie e le mani....io starò qui e ti guarderò poi potrai tornare a giocare". Andiamo cosi a rendere volontario un comportamento involontario....e se una cosa è volontaria possiamo anche decidere di non farla! Questo renderà la compulsione molto meno piacevole e piano piano farà in modo che anche nei restanti 55 minuti che separano un "siparietto" dall'altro, il bambino inizi a provare avversione per quel comportamento. Un'altra modo potrebbe essere quello di stipulare un patto con il bambino, utilizzando sempre un tono non punitivo ma di complicità e chiedendo di scegliere una sola mano da aggredire o meglio ancora un solo dito. La richiesta potrebbe essere così formulata "la mamma sa bene che non puoi fare a meno di farlo, ma allora facciamolo in modo esemplare, scegli un dito e ogni volta che senti la voglia di mangiarti le unghie lo farai su quel dito e così non verrai più rimproverato". Anche qui l'obiettivo è lo stesso; rendere volontario ed obbligatorio un piacere per renderlo meno piacevole e creare poi avversione. Le soluzioni potrebbero essere infinite come infinite sono le originalità di ogni bambino. Questo tipo di intervento può sembrare bizzarro, strano ed anche un po' crudele, ma in realtà, se ci pensiamo bene, è molto più stressante per il bambino sentirsi riprendere in continuazione per ciò che fa involontariamente!

In partenza per il salone di milano, ci vediamo li?

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In partenza per il salone di milano, ci vediamo li?

1-room Eccoci siamo in partenza per Milano, cosa andiamo a fare? Andiamo al salone del mobile ovviamente soprattutto per curiosare al salone satellite, e poi in giro, direi più di uno anzi - per il FuoriSalone. Lo scorso anno siamo state solo 2 giorni e non siamo riuscite a vedere ma soprattutto incontrare tutti quelli che avremmo voluto. E allora questa volta ci fermiamo per 3/4 giorni! Ci vediamo li? Ci piacerebbe davvero tantissimo incontrare anche con voi lettori e prenderci un caffè o un aperitivo insieme ^_^ Ci troverete certamente a Cascina Cuccagna per dare uno sguardo all'EcoDesign ed il riciclo creativo, e faremo senz'altro un salto al kidzRoomZoom per vedere e conoscere molti dei prodotti e produttori di cui abbiamo scritto su queste pagine! Ad esempio sarà presente il seggiolone MuMo, posso dire con orgoglio che lo portato io li :P, e poi vogliamo vedere dal vivo ancora una volta i mobili di kalon studio, i bellissimi adesivi da parete di Giuditta Bumoon ed il lettino di Perludi che a breve sarà su the li*l Market e poi e poi e poi tutto il resto... Dai incontriamoci! scriveteci a info@mercatinodeipiccoli.com

Braccialetto-allarme anti smarrimento e anti annegamento

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Braccialetto-allarme anti smarrimento e anti annegamento

Poco tempo fa ci scrive Barbara, di Endoacustica, per presentarci uno dei loro prodotti. Si tratta di un braccialetto anti smarrimento e anti annegamento per bambini...ma volendo anche per animali domestici. Qualche mese fa avevamo già parlato di questi temi e riscontrato un grande interesse da parte delle mamme, a dimostrazione che la paura di smarrire un figlio evidentemente è abbastanza diffusa. Sarà che in Italia le mamme dicono siano più apprensive ma sfido qualunque genitore a non aver mai avuto la preoccupazione di perdersi un figlio in un luogo affollato, ad esempio in estate su una spiaggia, o all'interno di una stazione o di un aeroporto prima di partire, o ad esempio in un grande centro commerciale. Io stessa, che non mi ritengo una madre ansiosa, ammetto che quando i miei figli andavano all'asilo in gita scolastica, mettevo loro in tasca un foglietto con i miei recapiti...perchè, pensavo, non si sa mai... Per non parlare della paura dell'annegamento, ogni volta che un bambino fa il bagno al mare o in piscina. Sapendo che questi timori accomunano la maggiorparte dei genitori, noi del Mercatino dei Piccoli abbiamo pensato che il prodotto che ci veniva proposto, potesse essere di grande utilità. Per questo abbiamo chiesto, come sempre facciamo, che il braccialetto ci venisse spedito in modo che potessimo testarlo personalmente. Detto fatto! Tempo due giorni e la scatola è arrivata a casa mia   safety_angel_package   Dentro la scatola ci sono due braccialetti uguali (per due figli), la trasmittente, l'alimentatore, il libretto di istruzioni.

Come funziona?

Lo ha testato personalmente la mia amica e socia del Mercatino, Akari, che ha una figlia più piccola dei miei. Il funzionamento è molto semplice. Il braccialetto è comodo da indossare, impermeabile e sicuro perchè il bambino non può sfilarlo...può essere infatti aperto solo tramite un'apposita chiave. Quando il bambino si allontana troppo, la base inizia a suonare e vibrare. Il raggio di azione massimo è di 50 metri ma è possibile impostarlo sulla distanza desiderata che può variare appunto da un minimo di 5 metri a un massimo di 50. In caso di difficoltà nel settaggio, o dubbi di qualunque genere, l'azienda fornisce assistenza a 360°. Recandosi presso la sede (in provincia di Bari) o contattandola telefonicamente, il cliente verrà seguito passo passo.. La possibilità di impostare a proprio piacimento la distanza che si vuole coprire è molto utile anche come allarme anti annegamento. Il braccialetto infatti, oltre a suonare ovviamente quando il bambino è immerso in acqua, può essere utilizzato in modo "preventivo", ovvero impostando una distanza di sicurezza che ci avverta quando nostro figlio si sta avvicinando troppo alla zona piscina o mare. child_locator_water_immersion   Ci tengo comunque a ricordare che il braccialetto anti annegamento e anti smarrimento non deve in alcun modo sostituire la soglia di attenzione del genitore che deve rimanere sempre alta. Ecco di seguito dei video che possono aiutare a capire come funziona nella pratica: Video funzionamento anti smarrimento: Video funzionamento anti annegamento:

Cosa ho visto al FuoriSalone 2013 e al Salone Satellite – al Salone non sono stata invece…

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Cosa ho visto al FuoriSalone 2013 e al Salone Satellite - al Salone non sono stata invece...

orlandi_kidsroomzoom Esatto avete letto bene, siamo andate al salone del Mobile di Milano ma niente visita al salone vero e proprio...! Sebbene il tempo che ci eravamo date fosse maggiore, 3 giorni invece di 2 come lo scorso anno, gli appuntamenti si sono moltiplicati e abbiamo preferito privilegiare i contatti umani ^_^ Ciò non significa che non ci siamo date da fare a girare per Milano tra eventi, esposizioni, inaugurazioni, aperitivi, installazioni e scoperte di cose e mobili di tutti i generi, cercando sia tra quelli appositamente pensati per i bambini, ben pochi come sempre, sia tra quelli pensati per tutti, basta guardarli nell'ottica giusta, l'ottica dell'arredatrice d'interni -hihi fatemi prendere in giro da sola :D La novità di quest'anno secondo me sono le tante soluzioni innovative per appendere oggetti alle pareti - ad esempio le bellissime carte da parati di Jannelli&Volpi su cui attaccare il velcro e tutto ciò che viene in mente - e poi tante tante idee per l'illuminazione Dal KidsRoomZoom, Cascina Cuccagna, Jannelli & Volpi kidsroomzoom_cascinacuccagna 2013 Dal SaloneSatellite e lo spazio Rossana Orlandi salonesatellite2013_mercatino salonesatellite2013_mercatino_02

Specchio in camera per crescere e giocare

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Specchio in camera per crescere e giocare

A volte gli oggetti più semplici, visti da un’ottica diversa, acquistano nuovi valori. E’ quanto accade ad esempio con gli specchi. Tutti ne abbiamo più o meno uno in casa. Solitamente non manca mai nell’ambiente bagno, e se ne trovano spesso in camera da letto.

Ma come comportarsi con i più piccoli? Lo specchio è un elemento fondamentale nella crescita di un bambino. Quando si progetta una cameretta, senza allargare il discorso a tutta la casa, non ci si deve soffermare solo sul lato estetico e sulle rifiniture. Ci sono accessori che si rivelano cruciali nello sviluppo e che aiutano nella loro semplicità a prendere coscienza di sé, di ciò che sta attorno, spesso anche per emulazione. Lo specchio, al di là della sua forma, verrà usato a seconda dell’età in maniera sempre diversa.

Verso i 18 – 24 mesi i bimbi cominceranno a riconoscere la propria immagine, inizialmente senza dare troppo significato, ma col tempo prendendo sempre più coscienza di sé. Non a caso viene spesso proposto il test della macchia rossa. Ovvero apporre un puntino sulla fronte, far successivamente specchiare il bimbo e controllare se si tocca il punto in questione.

Con il passare del tempo lo specchio diventa anche un ottima base di gioco. Può essere utilizzato come sfondo per attività motoria, per emulare gli adulti, travestendosi e osservando la propria immagine, o ancora, come spesso accade con le bambine, addirittura truccarsi proprio come fanno le loro mamme. Non a caso, tra i mobili per asili e scuole materne di tipo montessoriano difficilmente non troveremo degli specchi, non solo da appendere alla parete, ma addirittura inseriti all’interno di pedane, tavoli e giochi, proprio perché parte integrante di un metodo educativo soft. Naturalmente all’interno di una casa a misura dei piccoli e in particolar modo in cameretta, va inserito e scelto uno specchio idoneo. Non solo con forme originali e fantasiose. L’importante è preferire un oggetto infrangibile e possibilmente antischeggia, che in caso di urti e cadute, non crei problemi al bimbo. specchi2Inoltre, sul mercato, oltre ad oggetti sicuri, si trovano anche specchi su cui si può pasticciare con pennarelli e colori. Questo può essere un modo per utilizzare ulteriormente l’oggetto, liberando la fantasia e modificando, ad esempio, a piacere la propria immagine riflessa. Qualche nota sulla disposizione dello specchio in cameretta. Siamo abituati a vedere specchi con dimensioni e altezze più o meno standard. Se non appoggiati a terra, sono comunque solitamente appesi in modo tale da riflettere l’immagine intera. In questo caso, se ne avete la possibilità, per i primi mesi, lo specchio può anche essere sistemato orizzontalmente, in modo che, con i primi gattonamenti, il bimbo inizi a vedersi riflesso e perché no, ad utilizzarlo come gioco. Col tempo, se si parla di specchio intero, potrà essere ruotato e sistemato sempre in modo tale che i piccoli possano vedere in toto la propria immagine e non solo il volto. Esistono comunque specchi specifici per bimbi, che, soprattutto in ambienti piccoli, possono nel contempo decorare ed essere utilizzati come gioco. Sono degli specchi, a volte in acrilico, che riproducono silhouette diverse, solitamente animali o fumetti, e che sono realizzati con un metodo particolare certificato, denominato Safety Glass, con cui si certifica la totale sicurezza nell’uso, non solo per le forme arrotondate, ma anche per la maggiore resistenza agli urti.     Valentina C.  

Sponsored Post: Nel cuore di Trudi e nel mio.

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Sponsored Post: Nel cuore di Trudi e nel mio.

C'era una volta...

La storia di Trudi  inizia nel 1922 a Monaco in Germania, quando una bambina, Gertrud "Trudi" Muller per l'appunto, nasce.   Me la immagino piccolina con i suoi riccioli biondo scuro giocare con orsetti di peluche, tradizionale compagno di ogni  bambino tedesco di quegli anni. Dagli anni dell'adolescenza Trudi evidenzia una grande passione ed un forte talento per il disegno, il progetto ed il cucito.  Decide di frequentare l'accademia Belle Arti di Monaco dove inizia a sperimentare la creazione di pupazzi di peluche apportando delle modifiche di imbottitura in quelli tradizionali per renderli più soffici. Si specializza in design e nel 1944 arriva in Italia dove incontra il marito Antonio Patriarca. La sua passione la accompagna sempre e negli anni continua a cucire a mano teneri pupazzi per regalarli ad amici e famiglia. Trudi riceve così tanti complimenti e richieste che nel 1953, con suo marito Antonio decide di fondare a Tarcento, in Friuli Venezia Giulia la sua fabbrica di Peluche. Trudi storia Con costanza e creatività Trudi mette a frutto le proprie capacità imprenditoriali e partecipa in maniera fondamentale alla produzione dei teneri pupazzi. La vediamo in più di una fotografia dell'epoca intenta a controllare, promuovere e portare nuova linfa alla sua impresa. E' una donna tenace e presto ottiene il successo che merita: negli anni '70 inizia il processo di inizializzazione produttiva. Aumentano le collezioni e nasce l'orso "Trudi" e le prime miniature. Gli anni '80 sono anni di grandi soddisfazioni: l'Orso "Trudi" parte con un passaporto tutto suo per la California, a Nevada City all' "American Victorian Museum" per la celebre Teddy Bear Annual Convention.  Trudi Muller Patriarca Proseguono i lanci delle nuove collezioni come la Linea Baby e la Linea Ritratti realizzata con materiali di altissima qualità mai utilizzati prima nella fattura dei giocattoli per bambini: peli pregiati diventano le pellicce dei teneri animaletti. Dopo l'espansione in Germania, Francia e Spagna e l'acquisizione del marchio di giocattoli in legno Sevi l'azienda ottiene un ulteriore riconoscimento della sua qualità con la certificazione UNI EN ISO 9001. Nel 1994 esce l’Historical Collection, prima edizione limitata Trudi . Dopo 2 anni la Walt Disney Company  riconosce la forza creativa, produttiva e distributiva di Trudi e stipula con l’azienda di Tarcento un contratto di licenza per la produzione e distribuzione di peluche Disney per l’intero mercato europeo. Dopo poco ha inizio anche la collaborazione con Warner Bros. Trudi Dal 2000 in poi l'azienda  si rende conto di essere una delle eccellenze del Made in Italy. Nel 2006 arriva in casa Trudi anche il marchio Olli Olbot dedicato alla puericultura leggera e prodotti per la prima infanziaNascono i negozi monomarca e le licenze del marchio: biancheria per la casa, linee di abbigliamento e underwear sono solo un piccolo esempio. Il 19 Marzo del 2000 muore in provincia di Udine a 79 anni la donna che ha creato e creduto in quest'avventura. La Signora Trudi Muller Patriarca lascia l'azienda nella mani del figlio Giuseppe Patriarca che prosegue con vera passione la strada presa da sua mamma. Una storia che dona speranza nelle generazioni future e che mi commuove. Trudi in oltre 55 anni di storia, ha saputo mantenere inalterati nel tempo i valori di qualità, design, hand made e affettività, fondamentali e irrinunciabili in ogni sua collezione. Le sue linee sono pensate per accompagnare i bimbi  in ogni momento della crescita. Tanti sono gli stili e i mondi di Trudi: dai semplici peluche grandi e piccini ai più morbidi della Linea Ritratti; dalle bambole morbidissime della Linea Trudimia in dimensioni e fatture diverse passando per le linee Bussi e poi ancora  Silver Collection per il 55simo anniversario della nascita dell'azienda. Ogni peluche, ogni bambola e tutti i giocattoli e le decorazioni in legno sono pensate per liberare la fantasia dei bambini, stimolando e sviluppando in maniera educativa la creatività e le capacità dei piccoli in ogni fascia di età. Lo dico per esperienza personale, perché io per prima sono stata una bambina che ha giocato con i peluche Trudi: esiste un legame  molto radicato fra un pupazzo, un tenero animale Trudi e chi decide di regalarne o chi se ne innamora. Il filo parte da quando noi bambini di 20 o 30 anni fa lo abbiamo visto, lo abbiamo ricevuto in regalo, lo abbiamo chiesto o siamo rimasti sorpresi aprendo un pacchetto di qualche zia a Natale.  Da quel momento in poi il marchio Trudi è entrato a far parte del nostro immaginario infantile e di certo abbiamo trasmesso questa passione ad altri piccoli meravigliati bambini. Per tutti questi motivi: per la storia di una donna tenace, per la qualità del prodotto, per la qualità del Made in Italy che rappresenta nel mondo e per l'affetto che mi lega alla storia di questo marchio che in piccolissima parte è cresciuto anche grazie alla mia scelta di bambina innamorata dei suoi peluche io sono realmente fiera di essere stata contattata come Blogger e mamma dalla segreteria dell'azienda per testare e condividere con voi le mie opinioni sulla nuova linea Trudi Baby Nature. Trudi Linea Nature 100% La linea Trudi Baby Nature è una collezione di tanti teneri personaggi pensati per alleviare i primi malesseri dei bimbi; una linea autentica come la Natura, da cui viene, si ispira e rispetta perchè è fatta con fibre 100% di origine naturali ed è presentata in un packaging fatto di materiali 100% riciclati. In questa linea di pupazzi, morbidi fasciatoi e cuscini che scaldano il neonato vengono utilizzati anche materiali come la pula di farro. Oltre alla linea Trudi Baby Nature ho avuto il piacere di vedere un assaggio della linea Rag Dolls, le simpatiche bambole di pezza per le bambine già a partire dal primo mese di vita. Una compagna di giochi insostituibile e duratura. Infine i prodotti Baby Travel, teneri e morbidi animaletti pelosi che accompagnano i bambini nei loro primi spostamenti: zaini e poggiatesta e soggetti dedicati ai nostri piccoli esploratori della vita. Il mondo di Trudi è un'inesauribile fonte di fantasia e dolcezza tutto da scoprire e io lascio parlare le immagini che ho scattato. Non hanno bisogno di commento. La qualità del prodotto e l'affidabilità del marchio insieme alla sua estetica sono oramai universalmente riconosciute. Trudi Bambole Rag Dolls  

Pioggia, sole, vintage e Dress Up Dolls

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Dress-Up-Dolls by Adolie Day

Dress-Up-Dolls by Adolie Day Sono giorni pieni e faticosi, organizzare un evento è super complicato e ansiogeno. Ora lo so. Tra l'altro fino a ieri su Roma c'era un sole meraviglioso che ci accarezzava e in poco tempo ci ha fato dimenticare tutte le piogge invernali... ma oggi piove di nuovo ed è previsto questo tempo malandrino fino a lunedì prossimo e oltre. Potrei farmi assalire dalla depressione, tutto tempo e fatica sprecata (e costi, uno stand seppur ecologico ha i suoi costi...!!), ma no sarò positiva, qualcosa ci inventeremo comunque se il tempo non sarà clemente con noi. Think Positive Ho cambiato nuovamente lo sfondo di questo blog, dei morbidi pois su fondo giallo, dal sapore retrò con l'intento di chiamare il sole. Ho anche voglia di cambiare il layout, farlo tornare a BLOG vecchia maniera. Ci sto lavorando di notte, vediamo quando riesco a tirarlo su. Ho voglia di cose semplici e del passato. Un poco vintage ma con un tocco moderno. Come queste bamboline adesive disegnate da Adoli Day, un'artista francese che ha disegnato per Kenzo e Catmini, ha pubblicato libri esposti in Bon Marche a Parigi e la Galeries Lafayette e molto altro. Qui il suo blog. Qui la sua curatrice Lilla Rogers. Le trovo deliziose, c'é Cappuccetto Rosso, Biancaneve, la Fatina, la Principessa, la Ballerina, la bimba Gatto e la bimba Topo e infine la Super Girl! Ma la cosa veramente carina è che possono essere mischiate, le teste il corpo e le gambe per divertirsi a creare nuovi personaggi. Le trovate in vendita su ChocoVenyl. ...e intanto mentre scrivevo è uscito un raggio di sole ^_^ incrociate le dita per noi e veniteci a trovare a Petali di Primavera il 26, 27, 28 aprile a Genzano di Roma. Vi aspettiamo!

Camaloon: Giochi, calamite e spille per Petali di Primavera

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Camaloon: Giochi, calamite e spille per Petali di Primavera

spille adesivi calamite camaloon

Io, Akari e Moma siamo impegnatissime per Petali di Primavera , la manifestazione che si terrà questo fine settimana a Genzano di Roma nello splendido parco del Palazzo Sforza Cesarini. Oramai siamo agli sgoccioli e ci sono mille cose da fare per allestire e preparare tutto in vista delle presentazione dei meravigliosi prodotti che ci accompagneranno in questa avventura. Per l'occasione stiamo preparando cartoline, stampando schede e cartelli, ragionando sui materiali, sulla disposizione e la fruibilità dei prodotti in esposizione, sulla comunicazione delle caratteristiche e la promozione dell'evento. Ci saranno amiche di associazioni che si dedicano ai laboratori d'arte e di riciclo per bambini che offriranno un po' del loro tempo per far divertire i nostri piccoli amici visitatori. Io, Akari e Moma metteremo a disposizione alcuni dei giochi già in vendita sul nostro e-commerce per farli conoscere a mamme e bambini: gli sgabelli e i tavoli con superficie lavagna di NOtoys ad esempio e anche un divertente gioco calamita a tema picaresco dell'azienda Camaloon.

Camaloon Gioco calamita Proprio di quest'ultimo voglio parlarvi. Camaloon è una giovane start-up con sede a Barcellona, Spagna.

Pirati all'Assalto Camaloon Un team di esperti della rete, della comunicazione e maestri artigiani della manifattura che si concentrano sulla realizzazione di spille, adesivi, calamite e specchietti realizzati su disegno del committente. Con una produzione di elevata qualità i ragazzi di Camaloon offrono in tempi di consegna strettissimi e con una perfetta finitura un servizio che definire eccellente è poco. Lo dico per esperienza personale perché, oltre ad averci inviato il loro divertentissimo e fumettistico gioco Pirati all'Assalto, i ragazzi di Camaloon hanno anche voluto supportare questa nostra avventura a Petali di Primavera regalandoci delle calamite adorabili tutte dedicate al Mercatino dei Piccoli.   Ma veniamo alla recensione del gioco calamita Pirati all'Assalto made in Camaloon:
"Proprio come in una vecchia storia di mare, la Marina Reale affronta il vascello pirata. Chi vincerà questo duello? Sarai tu con i tuoi figli a raccontare il resto della storia per decidere chi si aggiudicherà il dominio dei sette mari".
Pirati all' assalto Camaloon spille Pirati all’Assalto consiste di un adesivo rimovibile in vinile con una superficie A4 con due vascelli ed un’isola come sfondo e 16 differenti personaggi calamita: coraggiosi marinai, pirati ingrugnati e altre creature marine. Pensato per i bambini dai 3 anni in su, il gioco è stato disegnato dall'artista spagnolo Ismurg ed ideato per stimolare in maniera creativa la fantasia dei più piccoli, anche in cucina, quando i genitori alle volte sono intenti a preparare manicaretti :) proprio per i cuccioli di casa. I personaggi  di Pirati all' Assalto sono unici nel loro genere e suggeriscono possibilità di gioco infinite lasciando libertà assoluta al momento di inventare la storia che si vuole raccontare.   Il gioco si può acquistare direttamente sul loro sito, come tutti gli altri prodotti che realizzano. Logo Camaloon   Andate a questo Link e aggiungete al carrello! Buon Divertimento!        
 

Report: “The li’l Market” a Petali di Primavera ✿

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Report: "The li'l Market" a Petali di Primavera ✿

the lil market - petali di primavera Come anticipato nei giorni precedenti abbiamo partecipato a questa bellissima manifestazione - Petali di Primavera - organizzata dalla Fondazione Terre Latine con il Comune di Genzano di Roma. Noi eravamo presenti con un nostro stand su Eco Design a misura di bambino, ed abbiamo portato una selezione di oggetti che trovate in vendita su the li*l market, molti di questi assai pesanti, è una informazione importante per capire il seguito :D Mai avevamo partecipato ad una fiera, mai allestito uno stand... Ci ha aiutate Madori Design anche se il progetto iniziale era molto più ambizioso di quello che abbiamo realizzato, ma è stato un bene perché dati i traslochi non sarebbe stato possibile fare diversamente ;) Il tempo venerdì e sabato non ci ha assistite, sono stati 2 giorni di pioggia, freddo e trombe d'aria! Venerdì mattina abbiamo scaricato tutto nel bellissimo Parco Sforza Cesarini ma ecco che comincia la pioggia. Ok possiamo allestire all'interno del Palazzo Sforza Cesarini. Ricarichiamo tutto ma non possiamo più utilizzare le macchine, il prato è fangoso e si rovinerebbe. Troviamo una carriola e organizzando un team di amici, sostenitori, mamme e collaboratori spostiamo tutto all'interno. Nonostante il tempaccio arrivano numerosi visitatori, sia venerdì che sabato, invitiamo i bambini a giocare con i nostri oggetti in esposizione, non se lo lasciano ripetere 2 volte. Bene era proprio quello che desideravamo ^_^ Arriva Ilaria di ArteSiParte e cominciano anche i laboratori per i bambini, nulla ci ferma. Domenica mattina finalmente torna il sole. Ci presentiamo alle 8:00 con il fedele carretto e spostiamo rapidamente di nuovo tutto dal Palazzo al Parco. Oramai siamo rapidissime riusciamo in poco tempo ad organizzare il nostro spazio all'aperto. Cominciano ad arrivare visitatori, centinaia di bambini cominciano a giocare con tutto ciò che abbiamo portato, la casetta Margherita Mini di Arredologico, le calamite con i Pirati di Camaloon, le magliette da colorare di Giokit sistemate sul tavolino lavagna NoToys, i più piccini si dondolano sulla nuovissima versione della seggiolina del seggiolone MUMO e corrono nel girello, qualcuno si arrampica anche nella sedia rialzata con Kaboost. I più grandi si dondolano nella sedia pensile Joki. I Punch'nCuddle continuano ad essere colpiti ed abbracciati senza sosta! L'area gioco è coloratissima e vivacissima. Di fronte c'è l'area notte, bianco, legno e cotone: La culla sospesa Hushamok, il lettino futon di MadoriDesign, la culla amaca Pallina di CotoneAContatto con sacchetto di pula di farro per far finalmente capire cosa è, la culla oceano trasparente di laitBaby, il lettino popup MagicBed. Intanto si fanno le file per vedere le coloratissime farfalle, arrampicarsi sugli alberi in sicurezza, partecipare ai numerosissimi laboratori tra cui quello sul riciclo creativo organizzato da LabEL. E' stata una giornata bellissima, faticosa ma bellissima. Una vera esplosione di luce e colori e gioia pura. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato con noi! Si ringrazia: ArteSiPArte, LabEL per i laboratori Ilaria di Madori Design, Chiara e Saba, la mia mamma, Linda di CotoneAContatto, mio marito e i miei figli, il mio papà, Alessandro grande per il sostegno e la collaborazione anche fisica :) Tutti i prodotti che abbiamo portato li trovate su The li*l Market: CotoneAContatto, LaitBaby, NoToys, Camaloon, Giokit, Il Saccotto, Fabulous Goose, NonnaCarla, Hushamok, MagicBed, MUMO seggiolone 3 in 1, Punch'n'Cuddle, Arredologico, Kaboost, Joki - La Siesta. Ringraziamo i produttori per aver creduto in noi. Infine Ringraziamo tutti coloro che abbiamo dimenticato di nominare <3 ps: Alcuni dei prodotti esposti sono in vendita con il 30% di sconto!! Scriveteci a info[AT]mercatinodeipiccoli.com per maggiori dettagli

Una grafologa al Mercatino: i disegni di Federico

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Informazioni sul bambino e sul disegno

Nome: Federico Età: 5 anni Situazione familiare: La mamma ci scrive:

"Federico ha appena compiuto 5 anni, ha un fratellino di 2 e 1/2 che adora, un papà che lavora full time ed una mamma che lavora part time e che con tanti sensi di colpa cerca di stare il più possibile con i bambini. Federico è un bambino estroverso, ha molta fantasia e immaginazione,ama tantissimo disegnare, gli piace inventare giochi di fantasia. ama disegnare animali e paesaggi e non personaggie/o figure. il disegno di positano è stato realizzato senza avere una foto o un modello davanti ma sulla base dei suoi soli ricordi!(andiamo ogni estate lì al mare)

Interpretazione del disegno

Il disegno inviato è in bianco e nero e questo crea un po' di difficoltà nell'interpretazione, perché i colori sono un elemento di scelta molto importante nei bambini, sia per quali usano, sia per come li usano. Tuttavia il disegno è interessante. L'occupazione dello spazio è completa, Federico si muove senza timori, entusiasta, partecipativo. Da chi non ama i bambini potrebbe essere giudicato "invadente", da chi li ama "curioso". La riproduzione è molto fedele, ricorda perfettamente Positano, segno che, nonostante la sua età, ha un grande spirito di osservazione e memoria. Non una casa è uguale all'altra, non un tetto, non le finestre: la fantasia è fervida, non ha modelli preconcetti ai quali riferirsi, lo definirei un bambino libero, ma anche molto maturo, vista la stabilità con la quale è costruito tutto il disegno  (la base delle case, del ponte, l'equilibrio dell'omino ben bilanciato con i due pesi nelle mani). E' molto particolare, nel voler riprodurre Positano, la scelta di disegnare il paese e la grande Chiesa, piuttosto che il mare, le barche, i pesci, come ci si sarebbe aspettato da un qualsiasi bambino. Si direbbe che il gioco in se e per sè non è la sua priorità, quanto invece lo è l'osservazione dell'ambiente circostante. La sproporzione della Chiesa che, pur in secondo piano ha dimensioni dominanti,  sembra attrarre in particolare la sua attenzione: un luogo particolarmente interessante? Una frequentazione assidua dei genitori? Il grafologo non può sapere, ma certamente il bambino ha valorizzato la costruzione, mettendola al centro del foglio ed esasperando finestre, croce, cupola. Si esclude, a questa età, un bisogno di spiritualità... Per finire anche la scrittura "positano" meraviglia per la padronanza grafica in un bambino di soli 5 anni: lettere corsive anzichè in stampatello, unite da legamenti anzichè staccate, proporzionate nella grandezza  anzichè sbilenche, personalizzate dal riccetto finale della "o". Un disegno, ovviamente, non dice tutto del carattere di un bambino, ma possiamo tranquillizzare la mamma di liberarsi dai suoi sensi di colpa: e se il bambino è così maturato proprio perchè non ha avuto vicino a sè dei genitori troppo presenti?....
Laura Tosi Grafologa
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