Qualche giorno fa abbiamo pubblicato i vincitori di MicroPerMicro tra cui il gioco Cuntala, ideato e autoprodotto da Barbara Imbergamo, socia di Sociolab.
Cuntala – che significa raccontala in siciliano – nasce con le Cuntaline, un gioco di carte davvero originale, tante illustrazioni, personaggi, oggetti, per inventare e raccontare storie caratterizzate dalla multiculturalità, dal superamento degli stereotipi di genere, storie fantasiose e divertenti.
Per i genitori che vogliono crescere bambine e bambini consapevoli della diversità e delle pari opportunità
Cuntala ha dato vita anche al gioco DUE! e al calendario dell’avvento Terra Chiama Mamma.
Ne ho pubblicato una foto proprio pochi giorni fa e questa mattina – 1 dicembre – abbiamo aperto la prima finestrella scoprendo l’inizio della storia di Mina, mamma astronauta.
Una storia incredibile? Assolutamente no, visto che pochi giorni fa è partita la prima donna italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti, astroSamantha.
Non siete curiosi di conoscere meglio Cuntala e gli altri progetti di Barbara? Leggete l’intervista:
Ciao Barbara, Cosa sognavi da piccola?
Che domanda difficile! Più che sognare io costruivo, montavo, smontavo, progettavo, disegnavo. Ad un certo punto da ragazzina ho realizzato un domino con illustrazioni di animali. Era tutto molto rudimentale ma se ci penso, ora, mi viene da sorridere perché affondato in un pezzo di passato c’era già un semino inconsapevole di “Cuntala”.
Come nasce l’idea di Cuntala
Dal desiderio di fare qualcosa di materiale, che si toccasse con le mani, ma anche di metterci dentro temi che mi stanno a cuore come quello degli stereotipi e dell’inclusività di cultura, nazionalità, genere e orientamento sessuale.
Così sono nate, nel 2013, le carte e, poi, ora il gioco DUE! e Terra chiama mamma libro-gioco ispirato al calendario dell’avvento.
Perché proprio la mamma astronauta..?
Il calendario è una mia idea ma a realizzarlo, scrivere la storia e illustrarlo è stata Ilaria Gradassi una illustratrice che in genere fa libri unici fatti a mano e che in questo caso ha collaborato con Cuntala (vedi link intervista). La mamma astronauta ci sembrava una immagine bellissima di una donna capace di andare in giro, lasciare i figli, e capace di tornare a casa portando loro storie ed esperienze.
Casualità ha voluto che in questi giorni, partisse anche la prima donna italiana per lo spazio.
Quanto è importante per le multiculturalità?
Questo è un aspetto che resta un poco in secondo piano nei commenti ai giochi Cuntala, e invece è molto importante per me. Ci sono personaggi di pelle nera, spesso fanno cose importanti, come la sindaca (nelle carte cuntaline), o sono i bei genitori di una bella famiglia (nel gioco DUE!). Credo che sia importante che bambini e bambine imparino a vedere che tutte le nazionalità hanno potenzialmente la stessa vita e gli stessi desideri.
Come hai scelto le illustrazioni?
Molti anni fa avevo fatto un corso di illustrazione. Poi avevo abbandonato tutto. L’anno scorso ho iniziato a ritagliare cartoncini e dare vita ai personaggi Cuntala. Sono linee semplici e la scelta dei colori vuole scardinare l’idea che ci sia un modo “giusto” di rappresentare le cose… L’ostetrico ha il camice arancione, la pinza è rosa, la sindaca ha la fascia di molti colori, l’aereo è verde e rosa (solo il sole non ho potuto fare a meno di farlo giallo). L’idea è di mostrare che tutto può essere diverso da come siamo abituati a identificarlo anche iconograficamente.
Lo stereotipo passa anche per queste piccole cose, per l’abitudine a codificare certe cose in modo ricorrente, per quello ho evitato tassativamente di usare il rosa per le donne, i fiocchi ai capelli, le ciglia “flap flap” e il rossetto. Eppure in disegni così semplici avrebbe aiutato a distinguere uomini e donne.
Come ti inserisci nella realtà imprenditoriale italiana?
Cuntala per ora è una micro micro realtà è distribuita in circa 100 negozi in Italia e vuole crescere ancora. Ci sono molte persone che hanno bellissimi negozi che mi scrivono e chiedono di avere i giochi Cuntala; in genere sono persone che credono molto nel lavoro che fanno. È un prodotto di nicchia ma vogliamo farlo crescere ancora.
Che progetti hai per il futuro?
La partecipazione a una fiera internazionale e un nuovo gioco per il 2015.
Felice come ora ma con Cuntala molto più sviluppata.
Che mondo vorresti lasciare ai tuoi figli?
Cuntala è il mio contributo per un mondo più inclusivo per i nostri figli. Credo che sia molto importante crescere uomini e donne consapevoli e responsabili, Cuntala ha un forte carattere “politico”, una cosa che in genere non si sposa bene con il commercio. Ma in questo caso è parte del progetto per piantare semini per un mondo migliore…
Grazie Barbara e in bocca al lupo!
Link: Cuntala