Mai come per i bambini lo spazio è fondamentale. Non solo i pieni. Anche i vuoti. Una giusta alternanza di fattori che renda possibile lo sviluppo di diversi interessi. E questo parte innanzitutto dalla casa. I divieti, il disordine e a volte anche i rimproveri continui, sono in alcuni casi, l’espressione di un disagio non sempre legato al solo carattere e all’intemperanza dei nanetti. Perché non aggiungere un po’ di libertà e di autonomia nell’ambiente in cui si cresce senza relegare alla sola cameretta? Ovvero creare un luogo condiviso e pratico per tutta la famiglia. Montessori docet in questo caso. Per l’educatrice è l'ambiente a rivestire un ruolo strategico per lo sviluppo e la crescita del bambino. La scuola come la casa. Lo spazio, secondo questo metodo educativo, è studiato in modo da stimolare l’apprendimento naturale dei più piccoli, interessati al mondo e a ciò che li circonda, mediante differenti interessi Una casa pensata per i bambini, non deve necessariamente essere sconvolta. Bastano a volte solo piccoli accorgimenti, rivedendo gli ambienti semplicemente in un’ottica diversa, in modo da rendere la vita più stimolante ai piccoli e, automaticamente, con sorpresa, più facile ai genitori. E a chi storce il naso su questi aspetti ricordo che molti dei giochi che si trovano spesso in commercio, hanno comunque richiami indiretti a questo metodo. Minicucine, lavatrici, aspirapolvere o banchi da lavoro in miniatura, sono l’espressione di un mondo adulto che il bambino tende ad imitare e da cui trae continuamente stimoli. Lo stesso avviene con lo spazio in cui abita. Un ambiente per giocare, per muoversi e per sperimentare.

